Secondo il Dizionario di Economia e Finanza dell'Istituto Treccani, la parola "Industria"(dal lat. industria «attività, operosità») è di etimologia incerta. Fonti diverse, tuttavia, convergono nel ritenere che la parola derivi da endo, cioè «dentro», «interno», e struĕre, «costruire»,
quindi «costruire all’interno», a raffigurare un’organizzazione interna
della produzione, al cui centro stavano il lavoro, il capitale e la
loro struttura, in contrasto con la produzione esterna dell’agricoltura,
al cui centro stavano la terra e il modello estensivo di produzione
precapitalistico.
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"La funzione dell'industria non è solo e neanche principalmente quella del profitto. Lo scopo è migliorare la qualità della vita mettendo a disposizione prodotti e servizi" (Giovanni Alberto Agnelli)
martedì 30 aprile 2013
sabato 27 aprile 2013
Abbecedario
Vi propongo ora un abbecedario collegato al tema dell'Industria:
A utomazione
B eni
C apitalismo
D omanda - offerta
E nergia E cosostenibilità
F ordismo
G estione
H
I nquinamento
L avoro
M ateria prima
N ovità
O peraio
P roduttività
Q ualificazione (professionale)
R ischio (d'impresa)
S toccaggio
T ecnica
U tili
V alore aggiunto
Z
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A utomazione
B eni
C apitalismo
D omanda - offerta
E nergia E cosostenibilità
F ordismo
G estione
H
I nquinamento
L avoro
M ateria prima
N ovità
O peraio
P roduttività
Q ualificazione (professionale)
R ischio (d'impresa)
S toccaggio
T ecnica
U tili
V alore aggiunto
Z
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L'industria alimentare
Se si pensa al Bel Paese, la prime cose che ci vengono in mente molto probabilmente sono: l'arte e il buon cibo. E dato che il sistema industriale di uno stato non può che rispecchiarne le caratteristiche pricncipali, l'industria alimentare italiana rappresenta uno dei pilastri dell'economia nazionale. Vi rimando a questo link per un'interessante analisi storica dell'industria alimentare italiana.
Sina dagli anni del boom economico, è importante notare come la maggior parte delle industrie alimentari italiane abbia vissuto un'evoluzione in senso multinazionale, come la Cinzano, la Buitoni-Perugina, la Barilla, la Ferrero e tante altre.
Ma è proprio di quest'ultime vi voglio parlare.
La Barilla fu fondata nel 1877 a Parma, in strada Vittorio Emanuele (oggi strada della Repubblica), come bottega che produceva pane e pasta da Pietro Barilla, discendente di una famiglia di panettieri. A partire dagli anni '70 (anni in cui per un breve periodo la società passò in mani americane, per poi essere riacquisita dalla famiglia Barilla), il gruppo intraprende un'imponente espansione internazionale con l'acquisizione di varie società dello stesso settore (Misko, Filiz, Wasa, Pavesi, Kamps AG). Questa internazionalizzazione l'hanno portata ad essere oggi leader mondiale nel mercato della pasta secca, dei sughi pronti in Europa, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi.
Per maggiori informazioni qui.
La storia della Ferrrero, invece, comincia ad Alba, nel 1942, dove l'azienda ha ancora oggi il suo più grande stabilimento. Durante la guerra anche gli ingredienti più semplici diventano introvabili, Pietro Ferrero,però, ha un’idea geniale, sfruttare una delle ricchezze maggiori del territorio: le nocciole. E' il 1946 quando la Ferrero inizia a produrre la pasta gianduia, antenate della celebre "Nutella", la crema spalmabile oggi più famosa al mondo.
Oggi la Ferreo è leader mondiale nel settore dei prodotti dolciari con oltre 21.900 dipendenti occupati nel mondo, 38 compagnie operative per la vendita e 15 stabilimenti per la produzione; è inoltre il 2° marchio più affidabile al mondo, dopo la svedese IKEA (secondo un'indagine del 2009 del Reputation Institute).
Maggiori informazioni qui.
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Sina dagli anni del boom economico, è importante notare come la maggior parte delle industrie alimentari italiane abbia vissuto un'evoluzione in senso multinazionale, come la Cinzano, la Buitoni-Perugina, la Barilla, la Ferrero e tante altre.
Ma è proprio di quest'ultime vi voglio parlare.
La Barilla fu fondata nel 1877 a Parma, in strada Vittorio Emanuele (oggi strada della Repubblica), come bottega che produceva pane e pasta da Pietro Barilla, discendente di una famiglia di panettieri. A partire dagli anni '70 (anni in cui per un breve periodo la società passò in mani americane, per poi essere riacquisita dalla famiglia Barilla), il gruppo intraprende un'imponente espansione internazionale con l'acquisizione di varie società dello stesso settore (Misko, Filiz, Wasa, Pavesi, Kamps AG). Questa internazionalizzazione l'hanno portata ad essere oggi leader mondiale nel mercato della pasta secca, dei sughi pronti in Europa, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi.
Per maggiori informazioni qui.
La storia della Ferrrero, invece, comincia ad Alba, nel 1942, dove l'azienda ha ancora oggi il suo più grande stabilimento. Durante la guerra anche gli ingredienti più semplici diventano introvabili, Pietro Ferrero,però, ha un’idea geniale, sfruttare una delle ricchezze maggiori del territorio: le nocciole. E' il 1946 quando la Ferrero inizia a produrre la pasta gianduia, antenate della celebre "Nutella", la crema spalmabile oggi più famosa al mondo.
Oggi la Ferreo è leader mondiale nel settore dei prodotti dolciari con oltre 21.900 dipendenti occupati nel mondo, 38 compagnie operative per la vendita e 15 stabilimenti per la produzione; è inoltre il 2° marchio più affidabile al mondo, dopo la svedese IKEA (secondo un'indagine del 2009 del Reputation Institute).
Maggiori informazioni qui.
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venerdì 26 aprile 2013
Video lezione
Vi suggerisco ora un altro interessantissimo video in cui il prof. Guido Davico Bonino dell'Università di Torino illustra la trama, il significato e le varie interpretazione del "Memoriale", oltre a presentare una interessante descrizione della figura di Volponi contestualizzata nella così detta "letteratura di fabbrica".
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lunedì 22 aprile 2013
Volponi presenta il "Memoriale"
Pensando sul come raccontare qualcosa sul "Memoriale", mi è venuto in mente: "Chi può presentarlo meglio del suo stesso autore?". Ecco allora un fantastico video d'epoca, preso dal canale youtube "RAITVcultura", in cui Paolo Volponi presenta il suo romanzo.
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sabato 20 aprile 2013
Libri di testo
Le trattazioni e le argomentazioni di questo blog avranno come spunto principale due testi: il "Memoriale" di Paolo Volponi e "Storia delle Macchine" del professor Vittorio Marchis.
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Il primo romanzo narra le vicissitudini di Albino Salluggia, reduce della Seconda Guerra Mondiale riassegnato al lavoro di fabbrica, rappresentante con la sua malattia e le sue paranoie delle problematiche neo-industriali italiane.
Il secondo libro, invece, accompagnato dal corso tenuto dal professor Marchis presso il Politecnico di Torino, potrà essere un utile strumento per rintracciare più lucidamente nel romanzo citato precedentemente i temi e le considerazioni legati al rapporto fra Tecnologia e Industria.
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Finmeccanica
La Finmeccanica è un colosso industriale italiano attivo prevalentemente nella difesa e nell'aerospazio; dagli anni 2000 in poi ha realizzato accordi e acquisizioni, sia nazionali che internazionali, che le hanno permesso di diventare uno dei leader mondiali nel settore della difesa.
Finmeccanica viene fondata il 18 marzo 1948 come Società Finanziaria Meccanica - Finmeccanica S.p.A. dall'IRI, ed oggi (2013) conto 75.000 dipendenti sparsi per tutto il globo.
Benché il gruppo Finmeccanica sia stato costituito nel 1948, esso affonda le sue radici in una storia che è più antica dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'Ansaldo (settore elettromeccanico e ferroviario), che è una delle principali aziende del gruppo sin dalla sua fondazione, nasce a Genova nel 1853 ed ha attivamente partecipato alla formazione e alla crescita dello Stato Unitario fin dal Risorgimento.
Come sempre, per maggiori informazioni vi rimando al sito ufficale.
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Finmeccanica viene fondata il 18 marzo 1948 come Società Finanziaria Meccanica - Finmeccanica S.p.A. dall'IRI, ed oggi (2013) conto 75.000 dipendenti sparsi per tutto il globo.
Benché il gruppo Finmeccanica sia stato costituito nel 1948, esso affonda le sue radici in una storia che è più antica dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'Ansaldo (settore elettromeccanico e ferroviario), che è una delle principali aziende del gruppo sin dalla sua fondazione, nasce a Genova nel 1853 ed ha attivamente partecipato alla formazione e alla crescita dello Stato Unitario fin dal Risorgimento.
Come sempre, per maggiori informazioni vi rimando al sito ufficale.
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venerdì 12 aprile 2013
FIAT
La FIAT (Società anonima Fabbrica Italiana di Automobili – Torino) nasce l'11 luglio 1899 a Torino come casa produttrice di automobili,
per poi sviluppare la propria attività in numerosi altri settori, dando
vita al più importante gruppo finanziario e industriale privato italiano e tra i fondatori dell’industria automobilistica europea.
In oltre cento anni di vita ha progettato, costruito e venduto vetture, camion, macchine per l’agricoltura e le costruzioni, motori, cambi e componenti. Il quartier generale della società è ancora a Torino, ma il Gruppo con i suoi 188 stabilimenti, in cui lavoravano più di 190 000 dipendenti, è presente in 50 paesi del mondo e intratteneva rapporti commerciali con clienti in oltre 190 nazioni.
(informazioni prese da it.wikipedia.org)
Per avere maggiori informazioni vi riposrto alla sezione storia del sito ufficiale del gruppo FIAT.
Voglio proporvi un video realizzato da History Channel, che ripercorre la storia della Fiat attraverso i più importanti componenti della famiglia Agnelli: fondatrici, proprietaria e amministratrice del gruppo sin dalla sua nascita.
https://www.youtube.com/watch?v=Q6geOhV4sjw
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In oltre cento anni di vita ha progettato, costruito e venduto vetture, camion, macchine per l’agricoltura e le costruzioni, motori, cambi e componenti. Il quartier generale della società è ancora a Torino, ma il Gruppo con i suoi 188 stabilimenti, in cui lavoravano più di 190 000 dipendenti, è presente in 50 paesi del mondo e intratteneva rapporti commerciali con clienti in oltre 190 nazioni.
(informazioni prese da it.wikipedia.org)
Per avere maggiori informazioni vi riposrto alla sezione storia del sito ufficiale del gruppo FIAT.
Voglio proporvi un video realizzato da History Channel, che ripercorre la storia della Fiat attraverso i più importanti componenti della famiglia Agnelli: fondatrici, proprietaria e amministratrice del gruppo sin dalla sua nascita.
https://www.youtube.com/watch?v=Q6geOhV4sjw
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mercoledì 10 aprile 2013
ENI
Uno dei principali gruppi industriali di sempre è sicuramente l'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi).
Nata nel 1953 come ente pubblico dello Stato italiano sotto la presidenza del grande Enrico Mattei, si è affermata come leader mondiale nel settore dei servizi petroliferi ed energetici.
Eni è presente in circa 70 paesi e impiega più di 76.000 dipendenti. Il 5 aprile 2008 la rivista Forbes pubblica una classifica sui maggiori 2000 gruppi a livello mondiale. L'azienda si classifica al 38º posto, prima tra le aziende italiane.
L'Eni è il sesto gruppo petrolifero mondiale per giro d'affari, dietro a Exxon Mobil, Shell, BP, Total e Chevron. (dati riportati da it.wikipedia.org)
Per avere più informazioni sulla storia dell'ENI, vi rimando al sito ufficiale dell'azienda.
Voglio ora proporvi un bellissimo video del 30/04/1954 (reso disponibile dall'Istituto Luce), in cui si celebrala gli accordi fra Anic e Standard Oil (alla presenza dell'onorevole Mattei) per la riqualificazione, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, "dell'impianto di produzione carburanti e lubrificanti più poderoso d'Italia". Questa raffineria sarà una delle basi su cui si svilupperà la potenza industriale dell'ENI:
http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=30341&db=cinematograficoCINEGIORNALI&findIt=false§ion=/
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Nata nel 1953 come ente pubblico dello Stato italiano sotto la presidenza del grande Enrico Mattei, si è affermata come leader mondiale nel settore dei servizi petroliferi ed energetici.
Eni è presente in circa 70 paesi e impiega più di 76.000 dipendenti. Il 5 aprile 2008 la rivista Forbes pubblica una classifica sui maggiori 2000 gruppi a livello mondiale. L'azienda si classifica al 38º posto, prima tra le aziende italiane.
L'Eni è il sesto gruppo petrolifero mondiale per giro d'affari, dietro a Exxon Mobil, Shell, BP, Total e Chevron. (dati riportati da it.wikipedia.org)
Per avere più informazioni sulla storia dell'ENI, vi rimando al sito ufficiale dell'azienda.
Voglio ora proporvi un bellissimo video del 30/04/1954 (reso disponibile dall'Istituto Luce), in cui si celebrala gli accordi fra Anic e Standard Oil (alla presenza dell'onorevole Mattei) per la riqualificazione, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, "dell'impianto di produzione carburanti e lubrificanti più poderoso d'Italia". Questa raffineria sarà una delle basi su cui si svilupperà la potenza industriale dell'ENI:
http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=30341&db=cinematograficoCINEGIORNALI&findIt=false§ion=/
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venerdì 5 aprile 2013
Storia dell'industria italiana
In Italia si può parlare di un vero e proprio consolidamento industriale solo dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La necessità di rialzare l'italia dalle macerie della guerra, la necessaria riconversione dell'industria bellica e soprattutto gli importanti aiuti (in termini principalmente di macchinari e conoscenze) da parte degli Stati Uniti in un programma multilaterale, passato alla storia come "Piano Marshall", portarono l'Italia negli anni del miracolo economico.
Per approfondimenti sul miracolo economico vi rimando ad un post sul blog del prof. Marchis.
Fin da questa rigenerazione, l'industria italiana è sempre stata dominata dalla "cosa pubblica": lo Stato, attraverso l'IRI, infatti si affermerà con grandi realtà come Finmeccanica, Finelettrica, Fincantieri ed Eni.
Non bisogna tuttavia dimenticare le grandi industrie private italiane crescenti in quegli anni come FIAT, Pirelli, Olivetti o Montedison. La grande forza della produzione italiana tuttavia è da sempre stata, ed è ancora rappresentata dalla piccola e media industria.
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La necessità di rialzare l'italia dalle macerie della guerra, la necessaria riconversione dell'industria bellica e soprattutto gli importanti aiuti (in termini principalmente di macchinari e conoscenze) da parte degli Stati Uniti in un programma multilaterale, passato alla storia come "Piano Marshall", portarono l'Italia negli anni del miracolo economico.
Per approfondimenti sul miracolo economico vi rimando ad un post sul blog del prof. Marchis.
Fin da questa rigenerazione, l'industria italiana è sempre stata dominata dalla "cosa pubblica": lo Stato, attraverso l'IRI, infatti si affermerà con grandi realtà come Finmeccanica, Finelettrica, Fincantieri ed Eni.
Non bisogna tuttavia dimenticare le grandi industrie private italiane crescenti in quegli anni come FIAT, Pirelli, Olivetti o Montedison. La grande forza della produzione italiana tuttavia è da sempre stata, ed è ancora rappresentata dalla piccola e media industria.
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Protoindustria
Riguardo la nascita dell'industria a livello globale (arogmento trattato in precedenza) è importante sottolineare anche che precedentemente all'affermazione din un sistema industriale, come lo intendiamo noi oggi, si era diffusa in Europa una sorta di organizzazione industriale delle attività artigianali già a partire dal XVII secolo.
Questo fenomeno viene indicato, per l'appunto, con il termine "protoindustria" è ha caratterizzato principalmente il settore tessile, quello delle grandi costruzioni belliche, come le navi da guerra, e in parte quello metallurgico.
Vi segnalo un interessante post pubblicato sul blog "Technology&Management" a riguardo.
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lunedì 1 aprile 2013
Storia dell'industria mondiale
Quando è nata l'industria?
Contrariamente a quanto si può pensare, non è semplice rispondere a questa domanda.
Come per la maggior parte dei processi storici è pressochè impossibile stabilire una data certa per il passaggio da un sistema manifatturiero di tipo artigianale a uno di tipo industriale, anche se di sicura l'invenzione del motore a vapore. La maggior parte degli storici denota questa variazione di sistema produttivo come "prima rivoluzione industriale", che a portato fra il XVIII e il XIX secolo, partendo dall'Inghilterra, un profondo cambiamento soprattutto nei settori tessile e metallurgico.
Questa rivoluzione, tuttavia, deve essere considerata solo il culmine di una serie di processi e trasformazioni che durante tutto il Medioevo hanno attraversatao l'Europa.
Questa cartina rappresenta le regioni più industrializzate del pianeta e i più importanti poli industriali: è interesssante notare come la produzione industriale si concentri soprattutto in 3 aree (Stati Uniti, Europa e Asia Orientale), nonostante queste non rappresentino, come sarebbe logico pensare, le aree a maggiore presenza di risorser minerarie. Come può mostrae questa altra cartina:
In questa pagina sono presenti le principali industrie mondiali in ogni settore: qui
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Contrariamente a quanto si può pensare, non è semplice rispondere a questa domanda.
Come per la maggior parte dei processi storici è pressochè impossibile stabilire una data certa per il passaggio da un sistema manifatturiero di tipo artigianale a uno di tipo industriale, anche se di sicura l'invenzione del motore a vapore. La maggior parte degli storici denota questa variazione di sistema produttivo come "prima rivoluzione industriale", che a portato fra il XVIII e il XIX secolo, partendo dall'Inghilterra, un profondo cambiamento soprattutto nei settori tessile e metallurgico.
Questa rivoluzione, tuttavia, deve essere considerata solo il culmine di una serie di processi e trasformazioni che durante tutto il Medioevo hanno attraversatao l'Europa.
Questa cartina rappresenta le regioni più industrializzate del pianeta e i più importanti poli industriali: è interesssante notare come la produzione industriale si concentri soprattutto in 3 aree (Stati Uniti, Europa e Asia Orientale), nonostante queste non rappresentino, come sarebbe logico pensare, le aree a maggiore presenza di risorser minerarie. Come può mostrae questa altra cartina:
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