giovedì 30 maggio 2013

Fresatrice FP3

In questo post vi avevo parlato della macchina fresatrice. Vi propongo oggi un video in cui è possibile vedere all'opera una "Fresatrice FP3" della Deckel. Ovvero la stessa macchina citata nel romanzo, la stessa macchina a cui "lavorava" Albino.




 torna all'indice ->
torna alla home page ->

lunedì 27 maggio 2013

Le fresatrici

Spesso nel libro viene ricordato che il lavoro di Albino, almeno nei suoi primi 2 reparti, è quello di addetto alle fresatrici: ma di preciso cosa sono?
La fresatrice è una macchina base, utilizzate per molte industrie e  che sostanzialmente è composta (nella sua versione più semplice) da un motore cui è collegato, tramite un mandrino, una fresa. Le frese a loro volta sono questi oggetti da lavoro che sfruttando la rotazione impressa dal motore e grazie alla loro composizione con particolari e specifiche faccette taglienti, riescono a lavorare un pezzo di metallo.
Vi linko questa pagina web davvero molto interessante, in cui sono descritte le principali caratteristiche e i vari tipi di frese e fresatrici.



torna all'indice ->
torna alla home page ->

lunedì 20 maggio 2013

Archivio del Cinema Industriale

Attreaverso questo servizio andato in onda su Super Quark (Rai), voglio segnalarvi questo bellissimo progetto nato ad Ivrea (TO) nel 1998: L'Archivio del cinema industriale e della comunicazione d'impresa. Questo ente opera per il recupero e la divulgazione della documentazione filmica creata dalle imprese italiane, interessandosi, più in generale, della divulgazione dei temi della storia e della cultura d'impresa.
 Link al sito ufficiale.


torna all'indice ->

torna alla home page ->

domenica 12 maggio 2013

Luxottica

Luxottica è, immeritatamente, una realtà industriale poco conosciuta in Italia. 
Dico immeritatamente poiche questa azienda fondata ad Àgordo, al centro del cosiddetto "distretto di eccellenza dell'ottica italiana" bellunese, nel 1961 da Leonardo Del Vecchio è il leader mondiale nel design, produzione, distribuzione e vendita di occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi.. Questa leadership è stata ottenuta grazie ad un radicale consolidamento territoriale prima, e poi, a partire dagli anni 2000, da una massiccia internazionalizzazione (grazie soprattutto all'acquisizione nel 1999 della statunitense Ray-Ban, probabilmente il più famoso brand di occhiali da sole al mondo, e nel 2007 di Oakley , leader mondiale nell'ottica per lo sport). 
Questa realtà dovrebbe essere d'esempio per l'industria italiana, visto come è riuscita ad imporsi a livello mondiale mantenendo il centro direzionale e della ricerca tecnologica e di produzione (su cui punta molto) in Italia.
Per maggiori informazione, ecco il sito ufficiale.


 torna all'indice ->
torna alla home page ->

sabato 11 maggio 2013

G8

Torniamo ad una questione lasciata in sospeso: il "G8". Pochi giorni fa, nel mostrarvi un set di francobolli, ho citato questo ente, ma cos'è esattamente?

Prima di tutto per cosa sta quella "G"? G8 sta letteralmente per "Group of eight" ("Gruppo degli otto"), ed è un forum che ogni anno riunisce i rappresentanti degli 8 paesi più industrializzati al mondo: Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Germania, Giappone, Italia, Canada.

Per comprendere l'importanza di questo summit, basti pensare che le 8 nazioni sono caratterizzate dal 13% della popolazione mondiale, ma allo stesso tempo dal 53% del prodotto interno lordo totale. In questi incontri, tuttavia non si discute solo riguardo questioni di carattere economico, ma anche militare, politico, sociale e qualsiasi  altro campo pertinente al potere statale.

 Il G8 nasce come evoluzione dei precedenti G5, G6 e G7 (dal G5 si aggiunsero in ordine Italia, Canada e Russia). Oggi, tuttavia, ,molti ritengono questa formula ormai superata, vista la poco influenza economica e politica che alcune di queste potenza hanno oggi nel mondo (in particolare i singoli paesi europei, esclusa la più la Germania) ma visto anche, e soprattutto, il sempre maggior peso planetario del cosiddetto BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Ecco perché nel 1999 è nato il G20, destinato inevitabilmente a  rimpiazzare come centralità il G8.

torna all'indice ->
torna alla home page ->

mercoledì 8 maggio 2013

Francobolli Italia




 Non mi sono di certo dimenticato di annoverare l'Italia fra i paesi del G8, semplicemente volevo dedicare a questa nazione un articolo separato. Anche perchè vi assicuro che i francobolli caratterizzati dall'esaltazione delle migliori industrie italiane non sono pochi:


per ogni francobollo fra parentesi sono idicati: paese, giorno e valore di emissione (indicazioni reperite dal sito www.ibolli.it)

(i) = link per informzioni sul gruppo industriale citato

 

Industria automobilistica (i)
(ITA -
20 gennaio 1983 - £400)
FIAT (i)
(ITA -
10 luglio 1999 - €2.48)







Olivetti  (i)
(ITA -
14 ottobre 1989 - £650)







Industria della fisarmonica (i)
(ITA - 14 ottobre 1989 - £450)







Industria della moda (i)
(ITA - 14 luglio 1986 - £450)







Breda (i)
(ITA - 14 luglio 1986 - £650)









 Industria tessile Marzotto (i)
(ITA - 27 febbraio 1987 - £700)





vedi anche Francobolli G8 ->
torna all'indice ->
torna alla home page ->

martedì 7 maggio 2013

Francobolli G8

I francobolli sono un utile strumento per effettuare una ricerca storica; essi infatti sono quasi sempre correlati da una data e un luogo.
Facendo una semplice ricerca online si potrà notare quanto sia semplice trovare francobolli celebrativi del mondo dell'industria, emessi da tutte le nazione. Questo ci fa comprendere come il lavoro industriale sia il punto cardine della società globale odierna.
Giusto per riportare qualche esempio, ho raccolto dei francobolli emessi dai paesi appartenenti al G8, tranne l'Italia cui dedicherò un altro post (per maggiori informazioni vedere qui):

 per ogni francobollo fra parentesi sono idicati: paese, giorno e valore di emissione (indicazioni reperite da siti vari indicati man mano )

 
INDUSTRIA
DEI TRASPORTI
(USA - 1953 - 3¢ )
da qui




INDUSTRIA 
PETROLIFERA
 di Titusville, Pennsylvania
(USA - 1959 - 4¢)
da qui 










LAVORO FEMMINILE NELLL'INDUSTRIA TESSILE
(JPN) 




   
INDUSTRIA METALMECCANICA
 E AGRICOLA
(D - 1975 - 100,80pf )  
da qui e qui




INDUSTRIA 
ENERGIA NUCLEARE
di Marcoule
(F - 1959 - 20F) 







ANNO
DELL'INDUSTRIA
(UK - 1986 - 17,22,31,34 p)  







INDUSTRIA
CHIMICA
(CDN - 1956 - 25¢)
da qui






   



INDUSTRIA
TESSILE
(RUS - 1964 - 4K) 
da qui










INDUSTRIA
DELLA GOMMA
 (RUS - 1964 - 4K)











vedi anche Francobolli Italia->
torna all'indice ->
torna alla home page ->

  

lunedì 6 maggio 2013

Canzone

Pensando a qualche canzone che potese avere a che fare con il mondo dell'industria, mi è subito venuta in mente la figura del signor G.
In particolare voglio citarvi uno dei celebri spettacoli del teatro canzone di Giorgio Gaber: "Dialogo tra un impegnato e un non so" del 1972.
In questa raccolta sono presenti tre canzoni in cui il grande cantautore descrive, nel suo stile sicuramente originale e "goliardico", le tre figure cardine di un'industria:
il capitalista - "I Borghesi"
 la macchina - "L'ingranaggio"
 l'operaio - "Gli operai"



torna all'indice ->
torna alla home page ->

domenica 5 maggio 2013

Film

A mio parere nel panorama cinematografico italiano, una pellicola del 1971 è facilmente accostabile a questo libro, soprattutto grazie al suo protagonista.
Il film in questione è "La classe operaia va in paradiso", diretto da Elio Petri e vincitore, tra l'altro, ascolta un brano tratto dal film).
della Palma d'oro come miglior film a Cannes, senza dimenticare le bellissime musiche di Ennio Morricone (
Per la trama vi rimando a questi 2 link rispettivamente da mymovies e Wiikipedia.

Ma a mio parere la cosa più importante è la figura del protagonista Ludovico Massa (Lulù), molto simile al nostro protagonista Albino Salluggia, in quanto anch'egli si ritrova a vivere una vita dura e contrastata a causa del lavoro in fabbrica, lavoro che lo porterà da una iniziale alienazione uomo-macchina, fino ai limiti della pazzia.


Da questa clip si evidenziano in maniera sconvolgente i punti in comune fra i due protagonista, nella loro iniziale ossessione per il lavoro sfrenato, considerando i colleghi di lavoro come avversari da superare.

vi consiglio di vedere anche il film ("Modern Times" di Charlie Chaplin) indicato nel post del blog "Tecnologia e Industrializzzazione"-> 

torna all'indice ->
torna alla home page ->

sabato 4 maggio 2013

Dipinto


Quando penso alla parola"industria", il primo dipinto che mi viene in mente è "Il Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo (biografia).


Questo dipinto, rappresenta la classe operaia che, attraverso gli scioperi di quegl'anni, non solo rivendicava i propri diritti, ma si affermava anche come nuova classe sociale (da lì a poco protagosista del panorama internazionale). Questa consapevolezza di sè stessi come "operai", a mio modesto parere, rappresenta il vero punto di svolta sociale di quegli anni, il crocevia che ha permesso il definitivo passaggio alla società industriale. L'operaio, quindi, più che il capitalista o l'industriale, ha permesso la nascita e l'affermazione del concetto di industria e di tutti i valori ad essa collegati.
Ancora oggi infatti, nonostante l'etremizzazione dell'automazione industriale, non può esistere fabbrica senza la supervisione di almeno un operaio.

 torna all'indice ->
torna alla home page ->

venerdì 3 maggio 2013

Video sull'industria italiana


Vi segnalo questo interessantissimo documentario del circuito Biblioteche Civiche Torinesi, che ripercorre la storia del lavoro in fabbrica in Italia, ripercorrendone le orme fin dalla sua nascita fino a i giorni nostri.

 torna all'indice ->
torna alla home page ->